MEDICI E FARMACISTI

LA CRISI DEGLI ANTIBIOTICI: UN PROBLEMA MOLTO SERIO

Si tratta di un corso di Educazione Continua in Medicina dedicato a medici e farmacisti. I crediti previsti sono 3, si terrà dalle 20 alle 23. Realizzato in collaborazione con:

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ARGOMENTI TRATTATI

  1. Batteri resistenti: preoccupazione quotidiana negli ospedali di tutta Europa
  2. Resistenza agli antibiotici come problema di sanità pubblica sempre più grave con ingenti tributi in vite umane e risorse economiche
  3. Cause, modalità di diffusione e conseguenze dell’antibiotico-resistenza
  4. Le dimensioni del problema in Europa riguardanti Staphylococcus aureus, Streptococcus pneumoniae, Escherichia coli, Enterococchi, Klebsiella pneumoniae
  5. Le emergenze: ESKAPE (Enterococchi, S.aureus, K.pneumoniae, Acinetobacter baumanii, P.aeruginosa, Enterobateriacee) resistenti a carbapenemi, l’ultima risorsa contro infezioni da Gram-negativi multi-resistenti
  6. L’uso (e abuso) di antibiotici causa, mantiene e diffonde la resistenza batterica. I dati che correlano consumo di antibiotici e comparsa di resistenza in ambito territoriale e in ospedale (Streptococcus pyogenes e macrolidi,Staphylococcus aureus e fuorochinoloni, Escherichia coli e fluorochinoloni)
  7. La situazione in Europa e il “caso” Italia
  8. L’uso scorretto di antibiotici: prescrizione senza reale necessità, impiego eccessivo e ingiustificato di antibiotici a largo spettro («ombrello grande» che copre tutti i germi), dose non appropriata, durata del trattamento troppo breve o troppo lunga, trattamento inadeguato in funzione dell’esame colturale, ritardo nella somministrazione in pazienti critici.
  9. Significato di terapia antibiotica empirica mirata. La cistite nella donna: cambio radicale della strategia terapeutica
  10. Errori comuni nella medicina generale (es. profilassi dell’endocardite batterica in odontoiatria, trattamento della batteriuria asintomatica nell’anziano) e in ospedale (eccessivo ricorso a profilassi antibiotica in chirurgia)
  11. Il ruolo del farmacista
  12. Principali azione di contrasto: atteggiamento prescrittivo prudente (i dati dimostrano che “paga”) e maggiore consapevolezza nei comportamenti individuali